Nel 1769 James Bruce, di ritorno dall'Alto Egitto, portò in Inghilterra il Codex Brucianus e lo lasciò in eredità alla Bodleian Library. Conteneva diverse opere gnostiche, scritte in copto, risalenti al VI secolo d.C. circa, ma i testi originali greci da cui provengono sono probabilmente molto più antichi. Una parte di questa raccolta, l'Apocalisse senza titolo, è tradotta in questo libro ed è stata datata intorno al II secolo d.C., all'epoca di Basilide e Valentinus. Essa espone i primi insegnamenti gnostici in un simbolismo esoterico progettato per lavorare sull'esperienza interiore dell'iniziato piuttosto che sulla mente razionale. Il suo immaginario favorisce la contemplazione per preparare il candidato al Battesimo della Luce, in cui si verifica l'unione con la scintilla divina che lo abita.

F. Lamplugh include note che chiariscono il testo e la sua introduzione fornisce una panoramica delle credenze gnostiche. La prefazione di R.A. Gilbert esamina la storia di quest'opera e la sua rilevanza per noi oggi.