Scritta originariamente come polemica per incoraggiare i protestanti a tornare alle origini ebraiche e alle regole della Bibbia, quest'opera fornisce una panoramica completa e approfondita di come il paganesimo sia stato assorbito dalla religione cristiana. Partendo da una panoramica di come i testi scritturali siano stati interpretati dagli gnostici pagani per riflettere i loro sistemi di valori e la loro cultura, l'autore mostra poi come l'antisemitismo abbia fatto sì che i primi convertiti non ebrei alla nuova religione rifiutassero molte delle regole originali del cristianesimo. Poi mostra come la maggior parte delle forme esteriori di quelli che divennero i riti familiari della Chiesa siano stati ripresi quasi senza modifiche da religioni e istituzioni precristiane precedenti. Tra questi riti di origine pagana incorporati nel cristianesimo ci sono i più famosi riti della Pasqua e del Natale, ma anche una serie di altri che stupiranno il lettore, tra cui lo stesso segno della croce, forse uno dei simboli più usati del cristianesimo; la maggior parte dei rituali del battesimo, comprese le cerimonie per il nome dei bambini; l'osservanza della domenica; il simbolismo "madre e figlio" di Maria e Gesù; il simbolo "Chi-ro", universalmente utilizzato; l'uso delle candele nelle chiese; la struttura e i rituali di preghiera delle funzioni religiose di tutte le confessioni e molto altro ancora. L'autore sottolinea che, sebbene tutte queste influenze pagane siano entrate nel cristianesimo attraverso la Chiesa cattolica romana, la maggior parte di esse è stata recepita anche dal protestantesimo.