Description:

Il volume tratta sia di categorie analitiche che di un’analisi della società capitalistica, con una serie di spunti relativi all’attuale fase di sviluppo di quest'ultima. Nella discussione dei concetti teorici come nella loro applicazione alla formulazione di alcune ipotesi generali riguardanti le strutture sociali del capitalismo, l'autore si pone chiaramente al di fuori dell’orizzonte culturale odierno. Non intende rinunciare all’utilizzazione del pensiero marxista (e di Marx soprattutto), ma intende trasformarlo abbastanza drasticamente, accettando l’invalidazione di parte dei suoi presupposti fondamentali: in particolare, quello relativo al "soggetto della trasformazione'', in base al quale il marxismo è stato troppo superficialmente considerato come quasi sinonimo di una teoria del comunismo, con ciò favorendo la sua critica radicale e la sua "messa in oblio", proprio mentre nell'epoca attuale di esso vi è estremo bisogno per orientarsi in merito alle gravi svolte storiche cui siamo di fronte. Utilizzando dunque un "marxismo" che non è certo più quello conosciuto per fin troppo tempo, l'autore interpreta la struttura capitalistica e indaga le sue dinamiche più profonde secondo un orientamento lontanissimo sia dal "pensiero unico" oggi dominante che dalle correnti critiche di quello che attualmente si autodefinisce "movimento nuovo”. Le ipotesi formulate nel volume non inducono al l'ottimismo, ma si ritiene siano necessarie per ricominciare a pensare con una certa radicalità, abbandonando il chiacchiericcio culturalistico della quasi totalità della pubblicistica contemporanea, sintomo di una grave disfatta del pensiero razionale. L'appendice al volume, solo apparentemente fuori tema, è invece, per via indiretta, l’invito a questa radicalità e razionalità (scientifica) di un nuovo pensiero forte.