La presente edizione raccoglie, per la prima volta, le cinque raccolte novellistiche palazzeschiane, riproposte nella loro interezza: Il Re bello (1921), Il palio dei buffi (1937), Bestie del 900 (1951), Tutte le novelle (1957), Il buffo integrale (1966). Si aggiungono sette novelle disperse, mai riunite in volume. Il corpus novellistico finora noto riunisce 82 pezzi, mentre qui se ne offrono 98 (e tanti in redazioni multiple).
Ma al di là dell'incremento quantitativo, l'edizione si distingue per il fatto di documentare la diacronia e, insieme, la sincronia dell'attività novellistica di Palazzeschi. Consente infatti di seguire le linee di svolgimento dinamico che scandiscono il laborioso iter che dal 1911 (data delle prime novelle) arriva al 1974. In pari tempo consente, con la riproposta integrale della summa d'autore di Tutte le novelle (1957), di fotografare la complessiva produzione del novelliere alla luce di quella che doveva considerarsi (al momento) la sua ultima volontà. L'attenzione per la diacronia e l'attenzione per la sincronia permettono due differenti angolature conoscitive, entrambe irrinunciabili.
Description:
La presente edizione raccoglie, per la prima volta, le cinque raccolte novellistiche palazzeschiane, riproposte nella loro interezza: Il Re bello (1921), Il palio dei buffi (1937), Bestie del 900 (1951), Tutte le novelle (1957), Il buffo integrale (1966). Si aggiungono sette novelle disperse, mai riunite in volume. Il corpus novellistico finora noto riunisce 82 pezzi, mentre qui se ne offrono 98 (e tanti in redazioni multiple).
Ma al di là dell'incremento quantitativo, l'edizione si distingue per il fatto di documentare la diacronia e, insieme, la sincronia dell'attività novellistica di Palazzeschi. Consente infatti di seguire le linee di svolgimento dinamico che scandiscono il laborioso iter che dal 1911 (data delle prime novelle) arriva al 1974. In pari tempo consente, con la riproposta integrale della summa d'autore di Tutte le novelle (1957), di fotografare la complessiva produzione del novelliere alla luce di quella che doveva considerarsi (al momento) la sua ultima volontà. L'attenzione per la diacronia e l'attenzione per la sincronia permettono due differenti angolature conoscitive, entrambe irrinunciabili.