ROMANZO FINALISTA AL PREMIO LETTERARIO AMAZON STORYTELLER 2021
Innocenzo Trebbiani è un giovane supplente di filosofia con uno spiccato senso dell'umorismo, un cinico distacco nei confronti della vita e – soprattutto – una curiosa caratteristica: riesce a parlare con le anime dei musicisti morti. La sua condizione di ex ricoverato in un centro di salute mentale lo costringe a scontrarsi con una società che molto spesso discrimina gli individui ritenuti un po’ matti.
Attorno al suo bilocale ruotano le vicende di tre amici conosciuti in clinica, ognuno impegnato nella stessa silenziosa battaglia per ritagliarsi il proprio spazio all’interno del genere umano.
Eros, gestore di un negozio di animali ed ex alcolista/tossicodipendente, convinto che Dio l'abbia preso di mira e per questo deciso a torturare filosoficamente un prete in modo da scoprirne il motivo.
Alberto, genio matematico afflitto da un'ostinata balbuzie e da una rarissima forma fobica: la paura del viola.
Nico, gigante di due metri per due quintali soffocato da una madre ultrapossessiva e irrimediabilmente rifiutato dal mondo femminile.
Dopo l'ennesima delusione, ai quattro cade dal cielo l'opportunità per vendicarsi di una società che ormai ritengono la prima responsabile della loro emarginazione. Un'opportunità nera e accattivante: compiere una rapina ai danni di una gioielleria di Legnano.
A loro si aggiungerà il Pesce, un giovane muratore dai modi bruschi che si esprime esclusivamente in napoletano stretto.
A bordo del carro funebre di Nico (la cui madre gestisce un'impresa di onoranze), i cinque cercheranno di coronare il proprio sogno di vendetta e aspetteranno la finale dei mondiali di calcio 2006 per introdursi nella gioielleria e svuotarne il caveau.
A galleggio fra commedia e thriller psicologico, il romanzo vive sulla comicità e sulla goffaggine dei protagonisti – soprattutto grazie ai dialoghi diretti – come anche sul cinismo ironico del personaggio narratore. Innocenzo è a suo modo un filosofo che arricchisce il testo di aforismi, citazioni e aneddoti musicali relativi ai musicisti defunti le cui anime dialogano spesso e volentieri col protagonista. A partire dal pessimista Brahms, sempre intento a seminare angoscia parlando della morte, fino ad arrivare al delicato Chopin, all'irrequieto Mozart (che tracanna superalcoolici e si fa le canne nel soggiorno), al godereccio Haendel (che adora l'amatriciana) e perfino a Bob Marley, Freddie Mercury e Fabrizio De André, le anime dei compositori si materializzano una dopo l'altra in casa del protagonista e con lui danno vita a surreali dialoghi sulle cose di questo mondo e di quell'altro.
Description:
ROMANZO FINALISTA AL PREMIO LETTERARIO AMAZON STORYTELLER 2021
Innocenzo Trebbiani è un giovane supplente di filosofia con uno spiccato senso dell'umorismo, un cinico distacco nei confronti della vita e – soprattutto – una curiosa caratteristica: riesce a parlare con le anime dei musicisti morti. La sua condizione di ex ricoverato in un centro di salute mentale lo costringe a scontrarsi con una società che molto spesso discrimina gli individui ritenuti un po’ matti.
Attorno al suo bilocale ruotano le vicende di tre amici conosciuti in clinica, ognuno impegnato nella stessa silenziosa battaglia per ritagliarsi il proprio spazio all’interno del genere umano.
Eros, gestore di un negozio di animali ed ex alcolista/tossicodipendente, convinto che Dio l'abbia preso di mira e per questo deciso a torturare filosoficamente un prete in modo da scoprirne il motivo.
Alberto, genio matematico afflitto da un'ostinata balbuzie e da una rarissima forma fobica: la paura del viola.
Nico, gigante di due metri per due quintali soffocato da una madre ultrapossessiva e irrimediabilmente rifiutato dal mondo femminile.
Dopo l'ennesima delusione, ai quattro cade dal cielo l'opportunità per vendicarsi di una società che ormai ritengono la prima responsabile della loro emarginazione. Un'opportunità nera e accattivante: compiere una rapina ai danni di una gioielleria di Legnano.
A loro si aggiungerà il Pesce, un giovane muratore dai modi bruschi che si esprime esclusivamente in napoletano stretto.
A bordo del carro funebre di Nico (la cui madre gestisce un'impresa di onoranze), i cinque cercheranno di coronare il proprio sogno di vendetta e aspetteranno la finale dei mondiali di calcio 2006 per introdursi nella gioielleria e svuotarne il caveau.
A galleggio fra commedia e thriller psicologico, il romanzo vive sulla comicità e sulla goffaggine dei protagonisti – soprattutto grazie ai dialoghi diretti – come anche sul cinismo ironico del personaggio narratore. Innocenzo è a suo modo un filosofo che arricchisce il testo di aforismi, citazioni e aneddoti musicali relativi ai musicisti defunti le cui anime dialogano spesso e volentieri col protagonista. A partire dal pessimista Brahms, sempre intento a seminare angoscia parlando della morte, fino ad arrivare al delicato Chopin, all'irrequieto Mozart (che tracanna superalcoolici e si fa le canne nel soggiorno), al godereccio Haendel (che adora l'amatriciana) e perfino a Bob Marley, Freddie Mercury e Fabrizio De André, le anime dei compositori si materializzano una dopo l'altra in casa del protagonista e con lui danno vita a surreali dialoghi sulle cose di questo mondo e di quell'altro.