Fantascienza - romanzo (319 pagine) - Il crollo della civiltà umana in un thriller trascinante e agghiacciante per il suo realismo.
Quanto è solida la società umana? La recente pandemia ha evidenziato in modo drammatico la grossa difficoltà che ha avuto la comunità mondiale a far fronte e a un pericolo globale. Cosa accadrebbe se emergesse un nuovo pericolo, di tipo diverso ma altrettanto se non più micidiale? Come sempre molti soffrirebbero. Qualcuno prospererebbe. In un thriller incalzante che tiene incollati alla pagina fino al devastante finale, che scuote e terrorizza soprattutto per l’agghiacciante realismo di situazioni, ci ritroviamo, in qualche misura, nella realtà che stiamo già vivendo.
Stefano Dalpian, nato a Genova nel 1978, dopo la laurea in lingue ha sentito il bisogno di andare oltre il porto della sua città. Ha vissuto in Spagna, Australia e Inghilterra svolgendo i più svariati lavori. Nel 2008 è approdato all’insegnamento mediante un Master a Londra. Attualmente vive a Roma dove lavora in una scuola internazionale.È stato finalista al Premio Grado Giallo nel 2013 e finalista al Premio Teramo. Ha pubblicato alcuni racconti per la casa Delos Books e vari articoli per siti di scrittura e per la rivista Writers Magazine Italia.È arrivato in finale al Premio Odissea col romanzo Traforo 35, un thriller fantascientifico, e nel 2022 lo ha vinto, a pari merito con Giovanna Repetto, col romanzo Limos.
Description:
Fantascienza - romanzo (319 pagine) - Il crollo della civiltà umana in un thriller trascinante e agghiacciante per il suo realismo.
Quanto è solida la società umana? La recente pandemia ha evidenziato in modo drammatico la grossa difficoltà che ha avuto la comunità mondiale a far fronte e a un pericolo globale. Cosa accadrebbe se emergesse un nuovo pericolo, di tipo diverso ma altrettanto se non più micidiale? Come sempre molti soffrirebbero. Qualcuno prospererebbe. In un thriller incalzante che tiene incollati alla pagina fino al devastante finale, che scuote e terrorizza soprattutto per l’agghiacciante realismo di situazioni, ci ritroviamo, in qualche misura, nella realtà che stiamo già vivendo.
Stefano Dalpian, nato a Genova nel 1978, dopo la laurea in lingue ha sentito il bisogno di andare oltre il porto della sua città. Ha vissuto in Spagna, Australia e Inghilterra svolgendo i più svariati lavori. Nel 2008 è approdato all’insegnamento mediante un Master a Londra. Attualmente vive a Roma dove lavora in una scuola internazionale.È stato finalista al Premio Grado Giallo nel 2013 e finalista al Premio Teramo. Ha pubblicato alcuni racconti per la casa Delos Books e vari articoli per siti di scrittura e per la rivista Writers Magazine Italia.È arrivato in finale al Premio Odissea col romanzo Traforo 35, un thriller fantascientifico, e nel 2022 lo ha vinto, a pari merito con Giovanna Repetto, col romanzo Limos.