Di nuovo con la valigia di cartone? Non solo la "fuga dei cervelli" priva il nostro paese di giovani promettenti e di un ricambio generazionale equilibrato: una meno attesa ma corposa "fuga di braccia" è in corso presso altri strati della popolazione. Molti addetti dell'industria e dell'edilizia sono stati spinti dalla crisi a cercare lavoro in altri paesi europei, accolti a volte da politiche ostili in materia (vedi Brexit). Nel generale saldo migratorio negativo dell'Italia, una delle regioni con il maggior numero di emigrati è sorprendentemente la Lombardia, area di immigrazione per eccellenza. Nel Mezzogiorno, per effetto delle partenze delle classi in età fertile e da lavoro, si assiste a un vero e proprio "tsunami demografico", mentre i tassi di disoccupazione continuano a mantenersi altissimi. Va poi registrata l'emigrazione di pensionati verso mete con clima buono e costo della vita basso.
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Di nuovo con la valigia di cartone? Non solo la "fuga dei cervelli" priva il nostro paese di giovani promettenti e di un ricambio generazionale equilibrato: una meno attesa ma corposa "fuga di braccia" è in corso presso altri strati della popolazione. Molti addetti dell'industria e dell'edilizia sono stati spinti dalla crisi a cercare lavoro in altri paesi europei, accolti a volte da politiche ostili in materia (vedi Brexit). Nel generale saldo migratorio negativo dell'Italia, una delle regioni con il maggior numero di emigrati è sorprendentemente la Lombardia, area di immigrazione per eccellenza. Nel Mezzogiorno, per effetto delle partenze delle classi in età fertile e da lavoro, si assiste a un vero e proprio "tsunami demografico", mentre i tassi di disoccupazione continuano a mantenersi altissimi. Va poi registrata l'emigrazione di pensionati verso mete con clima buono e costo della vita basso.