L'interdetto biblico non vieta la produzione d'immagini, ma il loro uso improprio, la loro elevazione a divinità. Non si possono adorare altri dei e non si può adorare Dio al modo degli altri, ossia rendendolo immagine-feticcio. Non solo: le storiche dispute religiose in ambito cristiano su questo divieto hanno investito anche il tema della differenza fra l'autentico sacramento della presenza divina e il segno magico o superstizioso, come l'amuleto e il feticcio. Oggi il problema dell'idolatria ha trovato la sua metamorfosi banale nella proliferazione di nuove icone e idoli di massa prodotti dai media. Come distinguere allora la profondità dell'immagine dalla perversione del feticcio?
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L'interdetto biblico non vieta la produzione d'immagini, ma il loro uso improprio, la loro elevazione a divinità. Non si possono adorare altri dei e non si può adorare Dio al modo degli altri, ossia rendendolo immagine-feticcio. Non solo: le storiche dispute religiose in ambito cristiano su questo divieto hanno investito anche il tema della differenza fra l'autentico sacramento della presenza divina e il segno magico o superstizioso, come l'amuleto e il feticcio. Oggi il problema dell'idolatria ha trovato la sua metamorfosi banale nella proliferazione di nuove icone e idoli di massa prodotti dai media. Come distinguere allora la profondità dell'immagine dalla perversione del feticcio?