Unanime, istintiva, emotiva, sempre irrazionale e spesso violenta: che si tratti di assembramenti politici, religiosi o ludici, nella folla l'individuo si fonde con gli altri, forma un corpo unico e gigantesco. "Gli uomini nella folla si sentono una cosa sola" scrive Elias Canetti. Proprio per questo fa paura: perch fagocita l'individuo e il suo giudizio, distrugge la sua volont e il suo autocontrollo. Il libro analizza il momento l'ultimo quarto dell'Ottocento in cui la folla viene costruita dalla psicologia collettiva e rappresentata nella grande letteratura europea, per poi porsi domande che ci riguardano da vicino: parlare di folla significa automaticamente criticare la democrazia? possibile pensare la folla non solo in modo negativo? In che modo la folla trasforma la politica e noi stessi?
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Unanime, istintiva, emotiva, sempre irrazionale e spesso violenta: che si tratti di assembramenti politici, religiosi o ludici, nella folla l'individuo si fonde con gli altri, forma un corpo unico e gigantesco. "Gli uomini nella folla si sentono una cosa sola" scrive Elias Canetti. Proprio per questo fa paura: perch fagocita l'individuo e il suo giudizio, distrugge la sua volont e il suo autocontrollo. Il libro analizza il momento l'ultimo quarto dell'Ottocento in cui la folla viene costruita dalla psicologia collettiva e rappresentata nella grande letteratura europea, per poi porsi domande che ci riguardano da vicino: parlare di folla significa automaticamente criticare la democrazia? possibile pensare la folla non solo in modo negativo? In che modo la folla trasforma la politica e noi stessi?