La promessa di fedeltà alla bandiera con la quale si aprono le sedute del Congresso, così come le lezioni in molte scuole, recita che gli Stati Uniti sono "una Nazione, guidata da Dio, indivisibile, con libertà e giustizia per tutti". Eppure, a guardare la storia americana, libertà e giustizia sono state sempre il privilegio di alcuni, non certo di tutti. Perché alcuni individui, distinti per razza, genere, orientamento sessuale, nel tempo sono stati umiliati, sviliti, perseguitati, espulsi dal consesso civile? E perché i pregiudizi su cui quelle persecuzioni si fondavano, per secoli solidi come roccia, sono a un tratto divenuti ingiusti? Quale ruolo possono svolgere le Corti per promuovere l'abbandono di forme sociali e giuridiche discriminatorie? Questo libro ripercorre la storia americana mettendo a nudo la violenza originata dal bisogno di ordine sociale che conduce alla stigmatizzazione delle diversità. La sua inquietante e avvolgente narrazione, tesa fra i dialoghi di Socrate, le parabole evangeliche, le teorie di Freud e l'antropologia di Mary Douglas, parte e torna alla giurisprudenza della Corte Suprema, quando ha decretato la legittimità della schiavitù, quando ha costituzionalizzato gli interessi del capitale, quando ha finalmente saputo riscrivere la storia dei diritti civili negli Stati Uniti. "Alberico Gentili Lectures" – Macerata, 22-24 aprile 2013 Le "Alberico Gentili Lectures" sono lezioni di eccellenza tenute ogni anno all'Università di Macerata da giuristi, giudici, uomini e donne delle istituzioni su temi di diritto costituzionale nel senso più ampio. Dedicate al giurista maceratese Alberico Gentili – esule protestante che, alla fine del Sedicesimo secolo, trovò rifugio dalle persecuzioni religiose ad Oxford –, le Lectures si propongono di esplorare il valore incentivante delle diversità attraverso i temi proposti e l'esperienza umana e professionale degli ospiti. Il coordinamento scientifico delle "Alberico Gentili Lectures" è di Benedetta Barbisan
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La promessa di fedeltà alla bandiera con la quale si aprono le sedute del Congresso, così come le lezioni in molte scuole, recita che gli Stati Uniti sono "una Nazione, guidata da Dio, indivisibile, con libertà e giustizia per tutti". Eppure, a guardare la storia americana, libertà e giustizia sono state sempre il privilegio di alcuni, non certo di tutti. Perché alcuni individui, distinti per razza, genere, orientamento sessuale, nel tempo sono stati umiliati, sviliti, perseguitati, espulsi dal consesso civile? E perché i pregiudizi su cui quelle persecuzioni si fondavano, per secoli solidi come roccia, sono a un tratto divenuti ingiusti? Quale ruolo possono svolgere le Corti per promuovere l'abbandono di forme sociali e giuridiche discriminatorie? Questo libro ripercorre la storia americana mettendo a nudo la violenza originata dal bisogno di ordine sociale che conduce alla stigmatizzazione delle diversità. La sua inquietante e avvolgente narrazione, tesa fra i dialoghi di Socrate, le parabole evangeliche, le teorie di Freud e l'antropologia di Mary Douglas, parte e torna alla giurisprudenza della Corte Suprema, quando ha decretato la legittimità della schiavitù, quando ha costituzionalizzato gli interessi del capitale, quando ha finalmente saputo riscrivere la storia dei diritti civili negli Stati Uniti. "Alberico Gentili Lectures" – Macerata, 22-24 aprile 2013 Le "Alberico Gentili Lectures" sono lezioni di eccellenza tenute ogni anno all'Università di Macerata da giuristi, giudici, uomini e donne delle istituzioni su temi di diritto costituzionale nel senso più ampio. Dedicate al giurista maceratese Alberico Gentili – esule protestante che, alla fine del Sedicesimo secolo, trovò rifugio dalle persecuzioni religiose ad Oxford –, le Lectures si propongono di esplorare il valore incentivante delle diversità attraverso i temi proposti e l'esperienza umana e professionale degli ospiti. Il coordinamento scientifico delle "Alberico Gentili Lectures" è di Benedetta Barbisan