Carlo Monterossi, il protagonista di questi racconti e dei romanzi di Alessandro Robecchi, una figura di detective del tutto atipica. Suo punto di partenza sempre stato guardare nelle vite degli altri. Pubblicare a dieci anni dall'esordio in un unico volume i racconti sparsi, gi comparsi nelle diverse antologie gialle di Sellerio, serve spiega Robecchi nel testo che li introduce a fare il punto sull'evoluzione dei personaggi, a comprenderli a tutto tondo. E infatti si va da un Monterossi quasi naf del primo racconto, che si fa aiutare da un professionista misterioso come Oscar Falcone, fino a un'agenzia investigativa dell'ultimo, aperta in societ con Agatina Cirrielli, ex poliziotta risoluta e sbrigativa gi incontrata negli ultimi romanzi della serie. Ma lui, lungo tutto questo arco di tempo, sempre pi riluttante, quasi preda delle diverse storie: una truffa a suo danno e la contro beffa, il rapimento di un chihuahua che chiss cosa nasconde, l'etica di due killer, cartoline di significato misterioso su un interno di famiglia miliardaria, la ricerca affannosa del pi sfortunato degli eredi di una fortuna industriale. Perch la cifra di Monterossi il dubbio: dubita del comodo lavoro di produttore di programmi televisivi di grande successo commerciale, che lui giudica spazzatura, ma dubita anche della sincerit del suo disprezzo per il mondo da cui succhia tanto denaro. Cos affronta la sua scettica parte sia tra le belle donne il cui fascino cesellato da generazioni di privilegi, sia nei bilocali con soggiorno-cucina di chi sa sulla propria pelle che il merito sempre il merito dei gi meritati. E tutto questo, senza rinunciare al whisky pi costoso, all'automobile pi silenziosa, all'appartamento pi elegante, nutrendo una preferenza per chi riesce a vivere da sfigato. O forse invidia. Alessandro Robecchi racconta una Milano nera ma fatta della stessa sostanza di cui sono fatti i soldi, in modo un po' cinico e sarcastico, ma soprattutto pietoso.
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Carlo Monterossi, il protagonista di questi racconti e dei romanzi di Alessandro Robecchi, una figura di detective del tutto atipica. Suo punto di partenza sempre stato guardare nelle vite degli altri. Pubblicare a dieci anni dall'esordio in un unico volume i racconti sparsi, gi comparsi nelle diverse antologie gialle di Sellerio, serve spiega Robecchi nel testo che li introduce a fare il punto sull'evoluzione dei personaggi, a comprenderli a tutto tondo. E infatti si va da un Monterossi quasi naf del primo racconto, che si fa aiutare da un professionista misterioso come Oscar Falcone, fino a un'agenzia investigativa dell'ultimo, aperta in societ con Agatina Cirrielli, ex poliziotta risoluta e sbrigativa gi incontrata negli ultimi romanzi della serie. Ma lui, lungo tutto questo arco di tempo, sempre pi riluttante, quasi preda delle diverse storie: una truffa a suo danno e la contro beffa, il rapimento di un chihuahua che chiss cosa nasconde, l'etica di due killer, cartoline di significato misterioso su un interno di famiglia miliardaria, la ricerca affannosa del pi sfortunato degli eredi di una fortuna industriale. Perch la cifra di Monterossi il dubbio: dubita del comodo lavoro di produttore di programmi televisivi di grande successo commerciale, che lui giudica spazzatura, ma dubita anche della sincerit del suo disprezzo per il mondo da cui succhia tanto denaro. Cos affronta la sua scettica parte sia tra le belle donne il cui fascino cesellato da generazioni di privilegi, sia nei bilocali con soggiorno-cucina di chi sa sulla propria pelle che il merito sempre il merito dei gi meritati. E tutto questo, senza rinunciare al whisky pi costoso, all'automobile pi silenziosa, all'appartamento pi elegante, nutrendo una preferenza per chi riesce a vivere da sfigato. O forse invidia. Alessandro Robecchi racconta una Milano nera ma fatta della stessa sostanza di cui sono fatti i soldi, in modo un po' cinico e sarcastico, ma soprattutto pietoso.