Gerolamo una strana creatura, un ragazzo di venticinque anni che vive in una citt di mare, abita da solo, mangia spesso dalla zia. Ha qualche amico e nessun lavoro, esce di sera e di notte, dorme la mattina. Aspetta, ma non si sa bene cosa. Lo agita un desiderio quasi violento di diventare adulto e al tempo stesso porta dentro di s un Gerolamo precedente, bambino e adolescente, che non lo vuole abbandonare.
Eppure nella sua attesa, nell'immobilit, nell'indecisione sospesa tra dubbi e inesperienza, nella paura costante di perdersi, Gerolamo travolto dall'intensit e dalla meraviglia di quanto gli accade. Ha un amico che sta molto male, un altro che finalmente si innamorato, un pappagallo da accudire per qualche giorno, la ragazza del piano di sopra sul punto di partorire. Fuma molte sigarette, beve volentieri, ma soprattutto Gero spera che giunga un momento in cui le cose cambino, in cui per lui e per tutti quelli intorno a lui arrivi il punto di rottura, un bagliore di chiarezza che squarcia le nubi piene di pioggia, la realt finalmente tirata a lucido, la vita che si mette a scorrere nella direzione giusta.
Alla sua seconda opera Bernardo Zannoni racconta il mondo degli umani con la fantasia e la profondit emotiva con cui aveva narrato la societ degli animali ne I miei stupidi intenti. Scrive un romanzo che ha i tempi scomposti e incoerenti della giovinezza, lo sguardo in cui si fondono dolcezza e crudelt di chi ha fame di vita, la comicit e l'assurdo delle menti che si avviluppano su se stesse. Dalle sue incursioni appassionate, fiabesche, avventurose, scaturisce un disegno di sorprendente realismo, un ritratto pieno di curiosit e di premura, al tempo stesso divertito e sgomento di fronte a quegli strani esseri che compongono il genere umano.
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Gerolamo una strana creatura, un ragazzo di venticinque anni che vive in una citt di mare, abita da solo, mangia spesso dalla zia. Ha qualche amico e nessun lavoro, esce di sera e di notte, dorme la mattina. Aspetta, ma non si sa bene cosa. Lo agita un desiderio quasi violento di diventare adulto e al tempo stesso porta dentro di s un Gerolamo precedente, bambino e adolescente, che non lo vuole abbandonare. Eppure nella sua attesa, nell'immobilit, nell'indecisione sospesa tra dubbi e inesperienza, nella paura costante di perdersi, Gerolamo travolto dall'intensit e dalla meraviglia di quanto gli accade. Ha un amico che sta molto male, un altro che finalmente si innamorato, un pappagallo da accudire per qualche giorno, la ragazza del piano di sopra sul punto di partorire. Fuma molte sigarette, beve volentieri, ma soprattutto Gero spera che giunga un momento in cui le cose cambino, in cui per lui e per tutti quelli intorno a lui arrivi il punto di rottura, un bagliore di chiarezza che squarcia le nubi piene di pioggia, la realt finalmente tirata a lucido, la vita che si mette a scorrere nella direzione giusta. Alla sua seconda opera Bernardo Zannoni racconta il mondo degli umani con la fantasia e la profondit emotiva con cui aveva narrato la societ degli animali ne I miei stupidi intenti. Scrive un romanzo che ha i tempi scomposti e incoerenti della giovinezza, lo sguardo in cui si fondono dolcezza e crudelt di chi ha fame di vita, la comicit e l'assurdo delle menti che si avviluppano su se stesse. Dalle sue incursioni appassionate, fiabesche, avventurose, scaturisce un disegno di sorprendente realismo, un ritratto pieno di curiosit e di premura, al tempo stesso divertito e sgomento di fronte a quegli strani esseri che compongono il genere umano.