Un commissario di polizia, impegnato con gli omicidi che riguardano le prostitute del luogo, viene coinvolto da Georg Bauer, un ex imprenditore tedesco cieco a causa del delirio nazista, nelle indagini su altrettante uccisioni di alcuni scienziati, avvenute in Europa. Bauer sostiene l’esistenza di un legame tra gli ultimi crimini e quelli documentati all’epoca di J.S. Bach. Ne è prova la lettera, in suo possesso, che il violoncellista J.M. Lübeck scrisse 1791, raccontando della sua vita in fuga subito dopo la morte violenta del suo più caro amico, della quale fu testimone. L’assassinio e gli altri che seguirono durante la sua esistenza, riferiva Lübeck nella lettera, erano firmati anch’essi con il numero consecutivo delle Variazioni Goldberg di J.S. Bach; Bauer, prendendo a spunto quella lettera del 1791, sostiene che un serial killer dei tempi attuali emuli quello per via della firma lasciata sulle vittime. Il commissario lavorerà in conseguenza su due fronti, e durante la caccia all’assassino delle prostitute metterà in pericolo anche l’incolumità di Aria, la sua nuova compagna. Scoprirà che gli scienziati uccisi elaboravano, in competizione tra loro, un’intelligenza artificiale così sofisticata da interagire con l’uomo. Tra i concorrenti in questa gara per il dominio del pianeta, si distingue un’organizzazione criminale, che pare anche una setta, o chissà cosa. Con l’aiuto di Aria, di Bauer e di Braunschweig, uno scienziato idealista di Ulm, esperto di robotica, troveranno la relazione che lega le morti iniziate ai tempi di Lübeck e continuate fino ai tempi attuali. Compiuto l’ultimo omicidio firmato con l’ultima variazione, trovano l’ennesimo, enigmatico messaggio: cercando troverete.
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Un commissario di polizia, impegnato con gli omicidi che riguardano le prostitute del luogo, viene coinvolto da Georg Bauer, un ex imprenditore tedesco cieco a causa del delirio nazista, nelle indagini su altrettante uccisioni di alcuni scienziati, avvenute in Europa. Bauer sostiene l’esistenza di un legame tra gli ultimi crimini e quelli documentati all’epoca di J.S. Bach. Ne è prova la lettera, in suo possesso, che il violoncellista J.M. Lübeck scrisse 1791, raccontando della sua vita in fuga subito dopo la morte violenta del suo più caro amico, della quale fu testimone. L’assassinio e gli altri che seguirono durante la sua esistenza, riferiva Lübeck nella lettera, erano firmati anch’essi con il numero consecutivo delle Variazioni Goldberg di J.S. Bach; Bauer, prendendo a spunto quella lettera del 1791, sostiene che un serial killer dei tempi attuali emuli quello per via della firma lasciata sulle vittime. Il commissario lavorerà in conseguenza su due fronti, e durante la caccia all’assassino delle prostitute metterà in pericolo anche l’incolumità di Aria, la sua nuova compagna. Scoprirà che gli scienziati uccisi elaboravano, in competizione tra loro, un’intelligenza artificiale così sofisticata da interagire con l’uomo. Tra i concorrenti in questa gara per il dominio del pianeta, si distingue un’organizzazione criminale, che pare anche una setta, o chissà cosa. Con l’aiuto di Aria, di Bauer e di Braunschweig, uno scienziato idealista di Ulm, esperto di robotica, troveranno la relazione che lega le morti iniziate ai tempi di Lübeck e continuate fino ai tempi attuali. Compiuto l’ultimo omicidio firmato con l’ultima variazione, trovano l’ennesimo, enigmatico messaggio: cercando troverete.