"Toaff torna a far prova della vena narrativa che fa di lui uno degli storici italiani capaci di farsi leggere con gusto dai loro lettori" Sergio Luzzatto Una canzone satirica cantata nelle piazze e nei mercati, un busto nel chiostro di una chiesa, una vecchia grammatica ebraica in volgare toscano, una pergamena cabalistica: entriamo con Toaff nell'universo dimenticato del ghetto di Firenze, microcosmo emblematico della vita difficile condotta dagli ebrei italiani nei secoli passati. Piccole storie di piccoli uomini che cercano di sfuggire a un destino di stenti e segregazione ingegnandosi, qualche volta truffando, qualche volta convertendosi, sempre in un altalenante rapporto di attrazione e ripulsa con la societ cristiana da cui sono circondati. Capita anche che una satira antiebraica settecentesca, all'epoca osteggiata dagli ebrei e occasione di violenze nei loro confronti, abbia finito per trasformarsi in una pittoresca testimonianza della cultura ebraica.
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"Toaff torna a far prova della vena narrativa che fa di lui uno degli storici italiani capaci di farsi leggere con gusto dai loro lettori" Sergio Luzzatto Una canzone satirica cantata nelle piazze e nei mercati, un busto nel chiostro di una chiesa, una vecchia grammatica ebraica in volgare toscano, una pergamena cabalistica: entriamo con Toaff nell'universo dimenticato del ghetto di Firenze, microcosmo emblematico della vita difficile condotta dagli ebrei italiani nei secoli passati. Piccole storie di piccoli uomini che cercano di sfuggire a un destino di stenti e segregazione ingegnandosi, qualche volta truffando, qualche volta convertendosi, sempre in un altalenante rapporto di attrazione e ripulsa con la societ cristiana da cui sono circondati. Capita anche che una satira antiebraica settecentesca, all'epoca osteggiata dagli ebrei e occasione di violenze nei loro confronti, abbia finito per trasformarsi in una pittoresca testimonianza della cultura ebraica.