Da 50 anni Romagna Acque - Società delle Fonti è l'azienda pubblica che fornisce alla Romagna il bene primario per eccellenza: l'acqua. Questo volume ne ricostruisce la storia dagli albori alle sfide del terzo millennio, analizzando i passaggi chiave della ricerca dell'acqua in regione fin dalla fine dell'Ottocento. La costruzione da parte del Consorzio Acque per le Province di Forlì e Ravenna, nato nel 1966, della diga di Ridracoli, tenacemente perseguita nonostante le enormi difficoltà incontrate, è stata il primo passo per la realizzazione dell'Acquedotto di Romagna, che dalla fine degli anni Ottanta serve gran parte dei comuni del territorio. Negli anni 2000 Romagna Acque è divenuta anche Società delle Fonti, assumendo il ruolo di unico produttore di acqua potabile per uso civile sull'area di pertinenza. Una storia di successo, che è lo spunto per analizzare temi di vasta portata come il governo complessivo del territorio e delle risorse idriche, la capacità della classe politica locale di «fare sistema» e di realizzare un'opera strategica per lo sviluppo della regione, in un continuo confronto sia con le istituzioni, la Regione Emilia- Romagna e lo Stato in primo luogo, sia con la società civile e le sue istanze, a partire da quelle legate alla sicurezza e alla tutela ambientale.
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Da 50 anni Romagna Acque - Società delle Fonti è l'azienda pubblica che fornisce alla Romagna il bene primario per eccellenza: l'acqua. Questo volume ne ricostruisce la storia dagli albori alle sfide del terzo millennio, analizzando i passaggi chiave della ricerca dell'acqua in regione fin dalla fine dell'Ottocento. La costruzione da parte del Consorzio Acque per le Province di Forlì e Ravenna, nato nel 1966, della diga di Ridracoli, tenacemente perseguita nonostante le enormi difficoltà incontrate, è stata il primo passo per la realizzazione dell'Acquedotto di Romagna, che dalla fine degli anni Ottanta serve gran parte dei comuni del territorio. Negli anni 2000 Romagna Acque è divenuta anche Società delle Fonti, assumendo il ruolo di unico produttore di acqua potabile per uso civile sull'area di pertinenza. Una storia di successo, che è lo spunto per analizzare temi di vasta portata come il governo complessivo del territorio e delle risorse idriche, la capacità della classe politica locale di «fare sistema» e di realizzare un'opera strategica per lo sviluppo della regione, in un continuo confronto sia con le istituzioni, la Regione Emilia- Romagna e lo Stato in primo luogo, sia con la società civile e le sue istanze, a partire da quelle legate alla sicurezza e alla tutela ambientale.