Lo sport è ancora un gioco: Imparare da vittorie e sconfitte

Paolo Crepaz

Language: Italian

Published: May 8, 2023

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Nello sport, la meta è diventata più importante del cammino? Perché chi arriva secondo è considerato perdente? L’errore, le sconfitte, sono alla base del successo? A queste e a molte altre domande risponde Paolo Crepaz, con l’aiuto di storie e di sportivi che hanno saputo vincere e perdere.

Lo sport, per nostra fortuna, quello vero, quello praticato, non quello infarcito di talk show, gossip e spot pubblicitari, continua ad alimentare i sogni di tante ragazze e tanti ragazzi, è fonte di gioia, aiuta a crescere e consente di guardare con speranza al futuro.

Nessun bambino si presenta in palestra o in piscina con una richiesta del tipo: «Vorrei essere inserito in un efficace percorso educativo che mi permetta di sviluppare, in un contesto relazionale, le mie personali qualità fisiche, motorie e psicologiche».La sua domanda è molto più semplice e diretta: «Posso giocare?».Accanto a questa c’è un’altra domanda, per lo più implicita, carica di speranza, a volte di preoccupazione: quella dei genitori che avvicinano i figli al mondo dello sport per cercare di offrire loro un contesto formativo positivo. Due appelli diversi, che vanno accolti e presi molto sul serio. E che esigono la risposta ad alcune questioni cruciali: lo sport fa bene? Aiuta a crescere? Forma il carattere? Include o seleziona?Collana Ostacolo obliquoLa collana Ostacolo obliquo, diretta da Paolo Crepaz, intende l’ostacolo obliquo come simbolo di un’attività sportiva dove ogni persona, in base alle personali abilità, può sperimentare l’adeguatezza e il successo della propria azione. La collana Ostacolo obliquo, rivolta ad atleti, genitori, insegnanti, tecnici e operatori sportivi, mira ad avvicinare allo sport secondo una prospettiva equa e inclusiva.