Description:

Il teatro certamente un libro di conversazioni. Gli interlocutori sono un ex e devoto allievo dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, il regista Giuseppe Dipasquale, e il suo maestro di regia teatrale, Andrea Camilleri, con la sua sapiente e collaborativa sovranit. Discutono su quella che Camilleri chiama dicibilit teatrale: su come trasformare le cose scritte in cose dette; sulla teatralizzazione o trasposizione teatrale, in sostanza, di testi narrativi dello stesso Camilleri o di Pirandello. Nel libro, la pulizia del dettato pari alla profondit delle analisi. Dipasquale legge le opere di Camilleri, e Camilleri legge se stesso. Le letture a volte divergono. Ma Camilleri lascia sempre libert di giudizio. Il maestro scava nei ricordi. Noi avevamo davvero timore delle critiche che potevano decretare il successo o l'insuccesso di uno spettacolo. Ora, purtroppo, un mero resoconto della serata... Questo, se vogliamo, avviene anche in letteratura dove abbiamo i recensori e i critici. Ecco, una volta i critici erano davvero critici e basta; opportuni sempre, anche quando stroncavano. Si pu leggere il libro come un discreto e suggestivo scorcio biografico. Non nata la prima, inarrivabile biografia della letteratura europea, la settecentesca Vita di Samuel Johnson scritta da James Boswell, dall'elaborazione delle conversazioni del grande critico letterario trascritte dall'inseparabile biografo? Salvatore Silvano Nigro