Hale, un piccolo giornalista prestato pi alle campagne pubblicitarie che non ai reportage, sa di dover morire, una volta sceso alla stazione di Brighton la Brighton colorata delle vacanze inglesi ma che qui diventa, grazie al tocco pittorico della penna di Graham Greene, un labirinto cupo e grigio, una perfetta Greeneland.
La fine violenta di Hale dettata da una lotta tra bande criminali, e diventa il motivo scatenante di una trama doppia e nerissima. Da un lato l'indagine della strana Ida Arnold che vuole svelare l'omicidio. Ida una specie di materialista magica, atea ma devota a piccoli rituali superstiziosi. Dall'altro lato c' Pinkie, il Ragazzo, il vero protagonista, che si trova a essere un giovanissimo capobanda. Con tutti i mezzi, con nuove efferatezze agisce per coprire le tracce. A questo scopo seduce la piccola Rose, pericolosa testimone. Pinkie un sociopatico, un ossessivo: un asceta del male cattolicissimo vocato a una terribile redenzione al contrario. E Rose la vittima ambigua che lo accompagna nella sua visione, fino alla fine impensabile e inquietante.
Una delle grandezze della creativit di Graham Greene che attrae e turba, quella di costruire polizieschi che sono anche spietate indagini morali. Forse pi in questo che in altri suoi romanzi, che cost all'autore l'etichetta di scrittore cattolico e un poco eretico. Quello che gli interessa avvincere il lettore nella storia costringendolo a guardare a cruciali opposizioni: come quella tra giusto-sbagliato contro bene-male, oppure quella tra la misericordia e i suoi misteriosi limiti. Pubblicato nel 1938, che cosa anche Brighton Rock in anni nei quali si pu dire che ogni libro di Greene sia un presagio di quanto sta per succedere in Europa? La carriera di Pinkie si fa leggere anche come uno scongiuro, chiss se e fin dove inconsapevole, sulla resistibile ascesa di un Hitler in erba, che qui cresciuto nelle scuole popolari inglesi e nello sprofondo della citt pi sbarazzina d'Inghilterra (Domenico Scarpa nella Nota al volume).
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Hale, un piccolo giornalista prestato pi alle campagne pubblicitarie che non ai reportage, sa di dover morire, una volta sceso alla stazione di Brighton la Brighton colorata delle vacanze inglesi ma che qui diventa, grazie al tocco pittorico della penna di Graham Greene, un labirinto cupo e grigio, una perfetta Greeneland. La fine violenta di Hale dettata da una lotta tra bande criminali, e diventa il motivo scatenante di una trama doppia e nerissima. Da un lato l'indagine della strana Ida Arnold che vuole svelare l'omicidio. Ida una specie di materialista magica, atea ma devota a piccoli rituali superstiziosi. Dall'altro lato c' Pinkie, il Ragazzo, il vero protagonista, che si trova a essere un giovanissimo capobanda. Con tutti i mezzi, con nuove efferatezze agisce per coprire le tracce. A questo scopo seduce la piccola Rose, pericolosa testimone. Pinkie un sociopatico, un ossessivo: un asceta del male cattolicissimo vocato a una terribile redenzione al contrario. E Rose la vittima ambigua che lo accompagna nella sua visione, fino alla fine impensabile e inquietante. Una delle grandezze della creativit di Graham Greene che attrae e turba, quella di costruire polizieschi che sono anche spietate indagini morali. Forse pi in questo che in altri suoi romanzi, che cost all'autore l'etichetta di scrittore cattolico e un poco eretico. Quello che gli interessa avvincere il lettore nella storia costringendolo a guardare a cruciali opposizioni: come quella tra giusto-sbagliato contro bene-male, oppure quella tra la misericordia e i suoi misteriosi limiti. Pubblicato nel 1938, che cosa anche Brighton Rock in anni nei quali si pu dire che ogni libro di Greene sia un presagio di quanto sta per succedere in Europa? La carriera di Pinkie si fa leggere anche come uno scongiuro, chiss se e fin dove inconsapevole, sulla resistibile ascesa di un Hitler in erba, che qui cresciuto nelle scuole popolari inglesi e nello sprofondo della citt pi sbarazzina d'Inghilterra (Domenico Scarpa nella Nota al volume).